Domenica 12 maggio 2019. Eccolo, il terzo atto. Ve lo avevamo preannunciato, ed è arrivato nel tardo pomeriggio, sempre sotto al diluvio. Partiamo dalla partita degli Esordienti, dopo aver verificato con esattezza la verità. La vittoria sul campo dell’Antal Pallavicini è dei nostri 2007-2008, e preferiamo fermarci qui… Prima vittoria, quindi, per la formazione allenata da Ivan Cicchelli nella Top 4 del Campionato FIP, come era giusto e lecito che fosse, proseguendo quella crescita esponenziale iniziata a Rimini, proseguita a Minerbio-Altedo, e messa in campo già in mattinata, regalando il successo alla BIO12 Sport Care. Complimenti, ragazzi, ve la siete meritata fino in fondo!
Nel tardo pomeriggio, sul parquet della Palestra Kennedy di San Lazzaro, Gara 1 dei Quarti di Finale Playoff Under 15 Silver, per la formazione maggiore di INVICTUS Academy, composta dal mix di ragazzi del 2004 e 2005 del Capo Allenatore Marco Pappalardo, con Giovanni Setti al suo fianco. Prima del Girone D contro prima del Girone C, e qualche decimo di differenziale canestri a loro vantaggio, ecco perché si è giocata la prima in casa nostra. Partita sentita, tesa, ma sapevamo che sarebbe stato così… E, per gli “Oranges”, la necessità di partire con il piede giusto, puntando immediatamente alla vittoria, ben sapendo che ci saranno altri 40′ da giocare nella serie.
E’ tutto a posto, quando si alza la palla a due. Con la tribuna zeppa di pubblico, rendendo pienamente l’idea del fattore campo. E’ un’atmosfera d’altri tempi, ma proprio per questo ancora più suggestiva e affascinante. E, lo diciamo dando un significato ulteriore a quel “terzo tempo” preannunciato nel report precedente, a fare il tifo ci sono tre dei nostri 2006 (Maxim, Giacomo e Luca), due dei nostri 2007 (Riccardo e Brando), un nostro 2008 (Claudio) e un nostro 2009 (Alessandro). Quattro gruppi, lì presenti tra campo e spalti, è questo che significa “fare squadra” ben oltre il proprio gruppo. E, oltre al ragazzi e bimbi, dobbiamo ringraziare i loro genitori, la cui disponibilità è unica, preziosa, speciale.
E’ tutto a posto, dicevamo. Ed è lì che, prim’ancora che contro gli avversari, i nostri “Oranges” si trovano a doversi confrontare con sé stessi, subendo forse il senso di responsabilità del cammino compiuto da ottobre ad oggi, tale da togliere, inizialmente, il fiato. E da farli giocare contratti, come se dovessero dimostrare tutto da zero, improvvisamente. In fondo è così, sia chiaro, “Any given Sunday”. Ogni nuovo giorno, la squadra deve andare in campo per dimostrare il proprio valore. Non da zero, però, ma raccogliendo i frutti di ogni singolo allenamento e di ogni singola partita, dopo aver coltivato, seminato, annaffiato. Ecco cosa mancava, ad inizio gara. Soltanto questo.
Non è stato facile, a quel punto. Senza sprigionare in campo la propria carica e il proprio gioco, la squadra ha lasciato giocare gli avversari, che ne hanno approfittato per entrare immediatamente in gara, restando davanti per tutto il primo periodo (12-15), quindi arrivando a +9 all’inizio del secondo, con i nostri a faticare oltre ogni limite per recuperare ogni singolo punto, fino al -4 dell’intervallo, giunto sul 26-30, subendo in difesa le giocate sui blocchi, e in attacco fallendo troppi tiri facili. Andati nello spogliatoio più mogi che arrabbiati, ci sono volute le parole del Coach. Dentro quelle mura, e soprattutto dentro a loro stessi, è nata grazie a quelle parole la svolta di Gara 1.
Altri occhi, altri sguardi, altra carica, altra grinta. Altra squadra, anzi di nuovo sè stessa. Capace di tornare in campo con una determinazione feroce, aggredire la partita, sprigionare tutta la propria follia… Quella che non lascia respirare gli avversari, perché non dà un attimo di tregua. Difesa, attacco, una corsa continua. Senza mai fermarsi, gli “Oranges” piazzano un parziale sensazionale di 32-12, che spazza via ogni ostacolo, con una progressione entusiasmante. Inarrestabile INVICTUS, quando gioca così. Inarrestabili tutti i ragazzi, nel difendere insieme, nel buttarsi su ogni pallone insieme, nel lanciarsi in attacco insieme, nel far correre la palla più veloce delle gambe, e la mente ancora più veloce, e la mente è potente. Ed è il +16 del 58-42.
Ecco il momento di fare il passo ulteriore. Di fronte, la possibilità di spingere ancora più forte, oppure di lasciar rientrare gli avversari. Il libero arbitrio premia la forza di volontà di questi ragazzi e dimostra quanto siano disposti a seguire il loro mentore, il loro faro, il loro punto di riferimento. In campo e fuori, per parrecchi, se non tutti loro. E’ così che arriva l’onda più alta, quella spinta ulteriore che porta la BIO 12 Sport Care ad allungare di altre nove lunghezze, senza più mollare nulla. Fino al +27 del 75-48 finale, che significa 1-0 nella serie, raggiunto sul massimo vantaggio. Con l’entusiasmo di quello che si è fatto e l’umiltà di sapere che c’è un’altra partita da giocare, da affrontare puntando unicamente a vincere.
Siamo alla “standing ovation” per… #0 Filippo Fabbri, #9 Gianluca Forino, #11 Ludovico Claroni, #13 Nicola Monzali, #14 Matteo Guidi, #18 Riccardo Zucconi, #20 Diego Mascagni, #21 Davide Aldo De Pace, #24 Christian Carmelo,#30 Luca Mazzoni, #31 Fabio Pinto, #35 Mario Virili, con Marco Pappalardo e Giovanni Setti.
#WeAreInvictus