Sabato 30 novembre 2019. Errori di concentrazione. Il cui rischio, proprio come avevamo scritto nel report della vittoria “troppo facile” con Monte San Pietro, era ampiamente prevedibile. E che fanno parte dell’età, certamente, ma non bastano a giustificare la sconfitta subita dal gruppo Under 13 alla palestra Alutto contro la Salus Pallacanestro Bologna, per quanto giunta nel finale e di una lunghezza soltanto, 56-55.
Partita punto a punto, questo il primo errore, quando invece bisognava riuscire a prenderne subito il comando. Lo stesso problema, tra l’altro, già emerso nella vittoria ottenuta due partite sul campo dell’Atletico Borgo, e – senza contare la vittoria con Monte San Pietro, che pur valendo due punti non fa testo – due indizi fanno una prova su cui riflettere e lavorare, per migliorare.
Quale, dunque, il problema della prima parte di gara? Troppa superficialità, troppi errori su conclusioni facili, troppo spazio lasciato al lungo avversario, il giocatore su cui faceva leva il gioco dei padroni di casa. Traducendo, errori di concentrazione. Che però impediscono ai ragazzi di Marco Pappalardo di “andare via”, facendosi invece invischiare nel duello ravvicinato, che soprattutto fuori casa è sempre un rischio.
Meno uno alla fine del primo quarto (12-11), più uno all’intervallo (26-27), gli “Oranges” giocano la partita anziché farla loro, così come era pienamente nelle loro possibilità, perché la cartina di tornasole sono le vittorie ottenute contro la Salus da S.G. Fortitudo “Blu” e Francesco Francia Zola Predosa, le altre squadre in cima alla classifica. Affrontandoli per ultimi, era imperativo conquistare i due punti della vittoria.
Invece, i nostri ragazzi si mettono nelle condizioni di subire un break, che puntualmente arriva nel terzo quarto, spesso decisivo nell’arco di una partita. Dal “nostro” +6 del 29-35 arriva possente un 15-2 che ribalta la situazione e significa il “loro” +7, 44-37. Soprattutto, si è concesso ai padroni di casa di prendere fiducia e caricarsi, l’esempio più chiaro è proprio lo spazio concesso al lungo avversario, mai pressato né anticipato.
Nonostante questo, gli “Oranges” hanno comunque fatto intravedere parte del proprio potenziale, non vogliamo essere fraintesi. Dopo aver subito quel break, è arrivata la rimonta, con un secco 10 a 0 che riapre completamente i giochi per il nuovo sorpasso ed il +3 del 44-47, quello che manca però, per chi vede i ragazzi in modo continuativo, è la continuità, e quindi la capacità in questa circostanza di chiudere definitivamente la partita.
Non è successo, ed abilmente la Salus ne ha approfittato per spezzare il break e tornare a giocare punto a punto. Punteggio in altalena, fino al mini-strappo dei padroni di casa, che salgono a +4 sul 55-51, reagiamo con due canestri di fila andando a pareggiare, siamo lì, anzi saremmo lì. Perché in difesa salta qualche accoppiamento difensivo e a 6″ commettiamo un fallo da evitare, a bonus esaurito, concedendo agli avversari due tiri liberi provvidenziali. Ne basta uno segnato, per il 56-55.
Timeout, spaziature giuste, giocata che porta il nostro play a buttarsi dentro con coraggio e provare il tiro in entrata della vittoria, ma il pallone non entra nel cerchio di ferro, succede, stavolta non arriva la vittoria, ma la prima sconfitta stagionale, alla quinta giornata di Campionato. La causa del ko non va però ricercata in quell’ultimo (ottimo) tiro, ma nelle troppe disattenzioni precedenti, che riassumiamo in errori di concentrazione.
Il percorso netto si interrompe. Ma, come dirà il Coach ai ragazzi ancora in campo, a volte si impara più da una sconfitta che da una vittoria. Dovrà essere così, ragazzi: # 0 Davide Valdiserri, # 3 Tommaso Carbone (Capitano), # 11 Davide Amendola, # 15 Maverick G. Buquir, # 23 Riccardo Botti, # 24 Leonardo Valentino, # 26 Brando Cera, # 30 Leonardo Collina, # 35 Giacomo Schiavina, # 42 Arturo Petroncini, # 70 Saverio Gori, # 94 Filippo Preti.
#WeAreInvictus