Gli straschichi della brutta sconfitta subita nell’ultima trasferta si trascinano anche al PalaDozza di Bologna, dove gli Under 13 Elite non si dimostrano capaci di reagire, ed anzi scendono in campo completamente bloccati. Ed incapaci di mettere in pratica gli insegnamenti del Coach Marco Pappalardo e del Vice Andrea Gatti, e di eseguire quanto provato e riprovato in allenamento. Un blackout sicuramente preoccupante, dal quale bisogna uscire al più presto. Adesso, serve reagire.
Serata completamente da dimenticare, quindi. O, piuttosto, da ricordare per non ripetere ulteriormente la non-prestazione fornita sul parquet. Le certezze mostrate dai ragazzi nell’entusiasmante partita d’esordio contro la Vis 2008 Ferrara sembrano improvvisamente svanite, e sono affiorati dubbi sulla capacità caratteriale di fare fronte alle avversità. Tutto normale, soprattutto per ragazzi di 12 anni, a patto che si riesca ad estirpare alla radice scuse e scusanti.
Ecco, conta questo adesso. Ben più della cronaca di una partita che, di fatto, è sempre rimasta surgelata. Con gli “Oranges” a schierare in campo il Capitano Alessandro Zanfanti, Samuele Sarti, Marco De Luca, Gregorio Manfredini e Pierfrancesco Pucci, ma nonostante il primo canestro di Greg, fatichiamo a prendere il ritmo e, in attacco, perdiamo palloni su palloni.
Gli avversari impattano sorpassano sul 2-3, prima Marco e quindi Pierre con un 2+1 ci riportano davanti, ma quel 7-5 si spegnerà la luce. Recuperando palloni e correndo in contropiede, la Pontevecchio impatta e quindi, pur commettendo a sua volta parecchi errori, si porta avanti, controllando ampiamente il confronto a rimbalzo, nonostante nessuno svetti rispetti ai nostri…
Ogni tanto recuperiamo un pallone, ma finiamo inesorabilmente per perderlo, e ogni volta veniamo puniti pesantemente… Subiamo un break da incubo di 0-14, che ci porta sotto per 7-19 con 2’58” da giocare. Ci proviamo ancora, uscendo dal timeout con Ale che innesca un canestro in velocità di Pietro, Pierre che recupera un pallone e corre a segnare dal cuore dell’area, è un 4-0 che ci fa sperare, 11-19.
Ma gli avversari rispondono con un nuovo break, ed è lo 0-5 che ci porta a -13 (11-24). Nell’ultimo minuto, un tiro libero di Pietro e un recupero, ma commettiamo una nuova infrazione e, soprattutto, non difendiamo negli ultimi 10″, lasciando segnare colpevolmente un avversario per il -14 del 12-26.
Proviamo a reagire fin dalla prima azione del secondo periodo, Pierre sbaglia da sotto ma Greg cattura il pallone a rimbalzo e lo converte nel canestro del 14-26. E’ un -12 da cui potrebbe ancora cambiare tutto, ma perdiamo una nuova raffica di palloni, parecchi davvero in modo banale, e ci va fatta bene che gli avversari ne approfittimo per segnare soltanto due canestri (14-30).
Non ci sarebbe ragione di affondare, contro un’avversaria che non fa nulla di speciale, eppure lo facciamo giocando senza ascoltare le indicazioni che arrivano dalla panchina, senza guardare ciò che avviene in campo, senza carattere. Dopo un libero di Pietro, subiamo canestro in campo aperto, perdiamo palla sulla rimessa e ne prendiamo un altro, poi ancora perse assurde, scivoliamo a -25, 15-40.
Pierre continua a battersi dentro l’area e segna il tiro libero che rompe lo 0-10, quindi dà a Greg il pallone del 18-40, negli ultimi 2′ però subiamo nettamente l’unica ragazza in campo, che riporta gli ospiti al +24, e la tripla sulla sirena permette alla Pontevecchio di andare all’intervallo sul +27 del 18-45…
Poi, l’ennesimo inspiegabile blackout. Torniamo in campo incapaci di mettere in pratica quanto detto in spogliatoio e dalla panchina, e subiamo ancora. Non dalla Pontevecchio, ma da noi stessi. Incapaci di attaccare, segnamo col contagocce: un libero di Sam, un canestro su rimbalzo d’attacco di Pierre, poi un altro suo canestro in entrata, seguito da quello di Loren: 25-43, -18.
Resterà una pallida reazione. Pierre cade a terra su un contrasto battendo la testa a 4’30”, infiliamo due liberi con Pietro, da lì a fine terzo periodo arriveranno due canestri di Loren, un tiro libero di Ale e due di Stefano Lelli, troppo poco, permettendo agli avversari di piazzare un break ulteriore di 9-22, per il +31 del 34-65.
Ultimo quarto, senza più ragione d’essere. Solo pochi flash positivi, un lancio lungo di Pierre che Greg converte a canestro, subito imitato da Steve, e poi la stoppata di Pierre al diretto avversario, che lo avvinghia per il collo per riuscire a fermarlo… Non succede più nulla fino a 3′ dall’ultima sirena, quando nel gelo del Palazzo scivola via pure il Gobbo di Notre Dame.
Resta il tempo per un assist di Ale per Pierre, e per l’unica (!) azione corale giocata – contropiede di Greg, passaggio veloce a Pierre che dà l’assist ad Ale – che valeva la pena di raccontare, come spunto da cui ripartire. L’ultimo canestro è del Capitano, i titoli di coda arrivano sul 44-75.
INVICTUS BOLOGNA: 44 – Zanfanti (Cap.) 5, Garuti, Papoff, Logozzo 6, Frascà, Sarti 1, Pucci 12, Manfredini 8, Lelli 4, De Pace 2, Barbieri 6. Capo Allenatore: Marco Pappalardo, Assistente Allenatore: Andrea Gatti.
POL. PONTEVECCHIO: 75 – Poli 17, Micheloni 6, Venturi (Cap.) 6, Pirodi 9, Cataudella 4, Tancredi 2, Albieri 2, Piana 20, Zanarini 4, Creta, Raspadori, Sinli 5. Capo Allenatore: Federico Gatti, Assistente Allenatore: Gandolfi.
Parziali: 12-26, 6-19 (18-45), 16-20 (34-65), 10-10 (44-75)
Arbitro: Marco Ruggieri.