Un libro da prendere come esempio ed ispirazione, soprattutto in questo momento. Kobe Bryant, The Mamba Mentality. Un attimo di riflessione, ora che siamo chiamati a “fermarci”, ma che allo stesso tempo è importante tenere la mente impegnata. La mente è potente, e la prova ne è quello che, grazie alla propria mentalità ed attitudine, ha compiuto nella sua vita (che va oltre la carriera sul campo da basket) il Campione dei Los Angeles Lakers. L’atleta, l’uomo, e soprattutto il padre. Da far leggere ai nostri ragazzi…
INVICTUS Academy
NEL BASKET, NON AVEVO PAURA.
Cioè: se vedevo una tecnica nuova e volevo farla mia, ci provavo immediatamente. Non avevo paura di sbagliare, di fare brutta figura o di sentirmi in imbarazzo, perché tenevo sempre a mente il risultato finale, il lungo periodo. Mi concentravo sul tentativo di imparare quel qualcosa di nuovo, perché dopo averlo imparato mi sarei ritrovato con una nuova arma nel mio arsenale. Se il prezzo da pagare era un mucchio di fatica e qualche canestro mancato, poco male.
Da ragazzino lavoravo instancabilmente per aggiungere elementi al mio gioco. Quando vedevo qualcosa che mi piaceva, di persona o in televisione, andavo subito a provarlo, lo riprovavo anche il giorno dopo e poi lo mettevo subito in pratica. Quando sono entrato nell’NBA ero in grado di imparare molto velocemente. Vedevo qualcosa che mi colpiva, lo memorizzavo e lo replicavo alla perfezione.
Fin dall’inizio volevo essere il migliore.
Provavo una fame bruciante, una smania inestinguibile di migliorare e di primeggiare. Non ho mai avuto bisogno di cercare la motivazione al di fuori di me.
Nel mio anno da rookie, alcuni scout dicevano che non ero abbastanza tosto. Mi lasciavo chiudere alla prima azione di una partita e la difesa pensava di avermi fregato. Invece all’azione successiva prendevo un fallo offensivo solo per inviare un messaggio agli avversari.
Ma non avevo bisogno di quella spinta in più per essere grande. Fin dal primo giorno ho sempre voluto dominare. Di fronte a un avversario dicevo: capirò come sei fatto. Che si trattasse di Al, Tracy, Vince – oppure, al giorno d’oggi, di LeBron, Russ, Steph – il mio obiettivo era capire chi fosse. E per riuscirci, per risolvere quegli enigmi, ero disposto a fare molto più di chiunque altro.
Quella era la parte divertente per me.
Testo ed immagini tratti dal libro Kobe Bryant, The Mamba Mentality.