Domenica 20 gennaio 2019. Saliti al Palazzetto dello Sport di Castel San Pietro senza i favori del pronostico, gli Esordienti di INVICTUS Academy hanno conquistato una nuova vittoria! E fanno quattro su cinque partite disputate nel Campionato FIP, per uno splendido 86,6%… Ogni volta, dimostrando qualcosa in più. Questa volta, è stata la difesa a rivelarsi la chiave di volta, con i ragazzi che hanno seguito ed eseguito alla perfezione le indicazioni di Ivan Cicchelli, il loro Capo Allenatore. Carattere, mentalità e difesa, gli ingredienti del successo. Più una parola da scoprire alla fine.
Il carattere di andare in campo senza paura, con Giacomo Schiavina, Leonardo Valentino, Maverick G. Buquir, Riccardo Botti e Saverio Gori sul parquet. Incassando un pericoloso 6-0 nei primi 4′, pagando soprattutto le disattenzioni difensive, ma riuscendo a riprendere la partita, un passo alla volta. Rimessa dalla metà campo di Ricky che lancia a canestro Mav per scrivere i primi due punti degli “Oranges” (a 5’56”), e nuovo assist da parte di Vale per il secondo canestro consecutivo di Mav, che vale il -2 e costringe la panchina avversaria a chiamare il timeout (6-4, a 5’17”).
La mentalità di tornare in campo decisi a migliorare ancora, dimostrandolo con una giocata a tre in campo aperto che merita gli applausi, apertura lunga da Jack a Ricky e passaggio sotto canestro a Brando (appena entrato), che sbaglia d’un soffio, ma si rifarà poco dopo infilando tre punti in fila: uno su tiro libero, e due sul suo stesso rimbalzo in attacco, vale il 6-7 che significa il sorpasso (a 3’13”). Castel San Pietro riesce a tornare davanti dopo due attacchi (8-7), le due squadre si sfidano in campo aperto, Jack va a segnare in coast to coast per il nuovo +1 (8-9), ma negli ultimi 40″ commettiamo troppe ingenuità in entrambe le metà campo, subendo il controsorpasso a 20″ dalla prima sirena (10-9), un -1 che ci va stretto per come siamo tornati in campo dopo il timeout di metà tempo.
Secondo quintetto con Tommaso Carbone, Alessandro Bottini, Leonardo Collina, Arturo Petroncini e Filippo Preti. L’inizio è di nuovo difficile, gli avversari segnano due canestri mentre noi produciamo palle perse anziché punti. Segna da sotto Filippo, unico canestro della prima metà del quarto (14-11), poi è Claudio Claroni, appena entrato, a mostrare gli stessi progressi che lo hanno visto protagonista della vittoria degli Aquilotti a Loiano, una settimana fa: stavolta lo fa con i più grandi, conquistando e trasformando due tiri liberi, quindi un altro doppio viaggio in lunetta realizzando il suo terzo punto, che vale il pareggio (14-14).
Due disattenzioni difensive permettono agli avversari di staccarci di nuovo di quattro lunghezze, ma Claudio dimostra di valere il posto in squadra, segnando in entrata e dopo il timeout a 2’17” e il nuovo +4 di Castel San Pietro, va ancora dentro, stavolta lungo la linea di fondo, portando gli “Oranges” a -2 (20-18). Gli ultimi 40″, stavolta, ci vedono pronti: di nuovo carattere e mentalità, con Filippo che impatta a quota 20 su rimbalzo d’attacco, e Arthur che a 29″ realizza il canestro dell’unico sorpasso del secondo periodo, quel 20-22 con cui si va all’intervallo.
Che fatica, ma se giochiamo come sappiamo si può fare… E allora Ivan tiene i suoi ragazzi in panchina per gran parte del riposo, perché il canestro è alto uguale anche nell’altra metà del campo, ma è più importante capire gli errori e imparare a correggersi… Ed è qui che fa scattare qualcosa di fondamentale nella mente dei suoi giocatori, esattamente com’era successo agli Aquilotti a Loiano. Li fa sentire grandi, li fa sentire capaci di prendere un ruolo ciascuno e portarlo fino in fondo. Affida loro le consegne, e dice loro di non preoccuparsi, perché ad ogni incertezza, ci sarà la sua voce a spingerli dalla panchina. Così li sprona e li fa sentire al tempo stesso protetti.
E così, i ragazzi superano le proprie incertezze, pur di seguirlo. Non importa se partiamo di nuovo lenti, e subiamo di nuovo due canestri (24-22), sbagliando tre tiri consecutivi, prima di accenderci. Fa parte dell’imparare dai propri errori, del correggersi in campo, e i ragazzi si scoprono capaci di farlo. Il primo è Ricky, che conquista due tiri liberi e li realizza entrambi, pareggiando a quota 24. Un avversario segna da sei metri, come ad inizio partita (“ma Ivan ce lo aveva detto, non è questo il problema…”), ed un altro segna da sotto (“e Ivan ci aveva detto di non lasciarglielo fare…”), siamo di nuovo sotto di 4. Ma la spia è accesa, basta un timeout, e gli “Oranges” ricominciano a giocare. Rimessa veloce per Vale che segna da sotto, -1 (28-26), recupero di Jack, assist dall’angolo di Vale per Jack, che segna e subisce il fallo, parità (28-28). Siamo di nuovo lì!
Ricky recupera un pallone d’oro a metà campo, costringendo l’avversario a spendere il quarto fallo. E a 2’37” arriva il sorpasso, con un tiro libero di Mav, 28-29, seguito da un recupero difensivo di Ricky, che porta all’arresto e tiro vincente di Mav, 28-31 e +3! Non è finita, Ricky conquista una palla a due, non importa se Jack e Ricky sbagliano due conclusioni, carattere e mentalità ci sono tutti ed è quello che conta di più… Il finale di tempo ci è di nuovo favorevole, come nel secondo quarto: Save segna in arresto e tiro dopo un recupero, +5 (28-33, e il parziale silenziosamente è salito a 4-11). Gli avversari accorciano in contropiede, ma Save fa il bis e chiude il tempo sul secondo +5, 30-35.
E Ivan cosa fa? Prima di dare le indicazioni al quintetto che giocherà l’ultimo quarto, parla con chi ha appena giocato, fa capire loro i dettagli, li fa crescere ancora. Questo significa essere un Istruttore, e non a caso ha tratto il meglio da questo quintetto, lo ha portato a migliorarsi rispetto al primo giocato (-1 quello, +3 questo). La differenza si costruisce a piccoli passi. Adesso, c’è un’ultima missione speciale su cui far concentrare i suoi ragazzi: dopo il carattere e la mentalità, ora serve vincerla in difesa. Per farlo, bisogna eliminare le sbavature del secondo quarto, quelle in cui si era infilato l’avversario più pericoloso. Serve incollargli addosso… “Colla” (gioco di parole assolutamente voluto), il “nickname” con cui Ivan ha ribattezzato Leonardo Collina.
Come uno specialista della difesa di football americano, Leo accetta la missione e la fa sua. Impara qualcosa di nuovo, toglie ossigeno al #34 avversario, lo tiene a zero punti nel quarto… E’ lui a dare l’esempio, e i compagni lo seguono. Castel San Pietro non segna più, e gli “Oranges” apprendono come si può vincere una partita sacrificandosi in difesa, qualcosa di non scontato alla loro età. E’ passato quasi metà tempo, quando Arthur lancia in contropiede proprio Leo, che segna con un perfetto appoggio al vetro il canestro del +7, 30-37. I canestri successivi li segna la difesa, che recupera palloni e costringe gli avversari a fallire tiri diventati difficili.
Tommy batte l’uomo e guadagna due liberi, infilandone uno, e sarà il 30-38 che si trascinerà praticamente fino ai titoli di coda. Ogni nuovo possesso conquistato in difesa fa scattare in piedi i compagni dalla panchina ed esultare i genitori in tribuna, ogni volta sembra di conquistare delle yard, poi un nuovo down, e la meta di avvicina sempre di più… Ad 1″ e 9 decimi arriva il primo ed unico punto degli avversari nell’ultimo quarto, ma ormai il touchdown è segnato. Un passo alla volta, la meta è raggiunta, 31-38.
Dopo i saluti e gli applausi, Ivan chiama a raccolta tutti i ragazzi dietro alla panchina. C’è ancora qualcosa da insegnare loro. Quanti punti abbiamo concesso agli avversari dal campo nell’ultimo quarto? Uno solo… Non importa se ne abbiamo segnati soltanto tre, abbiamo conquistato la vittoria in difesa, ed è possibile soltanto giocando di squadra. Ecco, l’ultima parola-chiave per descrivere la vittoria, dopo carattere, mentalità e difesa, è squadra. Ad inizio stagione traspariva dall’esterno il dubbio, legittimo forse, di riuscire ad assemblare un gruppo… Poi il dubbio era se sarebbe stato capace di diventare omogeneo… La risposta è nei miglioramenti dimostrati dai ragazzi sul campo. La risposta si chiama squadra.
CASTEL SAN PIETRO 2010: 31 – Negroni, Avoni 6, Bugamelli 2, Tufo 2, Ortichi 6, Colghe, Ravaglia, Giordani, Calita 3, Gualandi 4, Mastellari 6, Miccoli 2. Istruttore: Franceschi.
INVICTUS BOLOGNA: 38 – Carbone (Cap.) 1, Bottini, Buquir 7, Botti 2, Valentino 2, Cera 3, Claroni 7, Collina 2, Schiavina 4, Petroncini 2, Gori 4, Preti 4. Istruttore: Ivan Cicchelli.
Parziali: 10-9, 10-13 (20-22), 10-13 (30-35), 1-3 (31-38)
Arbitro: S. Giordano.