TOUR INVICTUS 2022, inolvidable! Ecco un diario di viaggio magari incomprensibile ai più, per alcuni appunti appena appena criptici, ma non ai protagonisti che lo hanno vissuto, nuestro "naranjas" de Academia INVICTUS, riempiendo con autentica gioia (ed alcune perle memorabili) due provvidenziali Minivan, che ci hanno portato da Bologna a risalire l'Italia, con destinazione Slovenia e Croazia...
Oltre 1.500 km in tre giorni, con un driver d'eccezione quale Maurizio Gatti, che dopo una vita a portare in giro per l'Europa i campioni di Basket City, è tornato alla guida venendo immediatamente adottato dagli "naranjas", guadagnandosi così un contratto in esclusiva per i viaggi futuri, e regalando a sua volta perle di saggezza che i ragazzi non dimenticheranno...
Allo Staff Dirigenzial-Tecnico formato da Michele, Ivan mi Brench, quest'ultimo nel doppio ruolo di allenatore-giocatore, che ha chiuso in modo ineguagliabile la carriera sul campo nelle giovanili, si sono aggiunti i veri protagonisti: Nicola Monzali (2004), Simone Pedrini, Luca Pilutti, Alessandro Benini, Gianluca Forino mi Giuseppe Berardi (2005), Giacomo Rocchi (2006), Davide Valdiserri, Gabriel Trentín - da adesso, para todos, "Trntn" - mi Nicolò Parenti (2007), y, finalmente, Alessandro Forino, Cesare Gozza, Jacopo Sozzi mi Giulio Stroppa, uomo-immagine del nuovo main sponsor Cedevita!
Prima tappa del viaggo Novo Mesto, Eslovenia, riabbracciando... Matjaž Smodiš! Che ci ha ospitato nel bellissimo centro privato dove si allenano e gioca la sua Troti Smodis Basketball School, e dopo gli abbracci, le chiacchiere, i ricordi, è arrivato il momento delle foto che ogni ragazzo (e noi per primi!) abbiamo voluto fare con uno dei pochissimi che è riuscito a vincere tutto con Virtus e Fortitudo, per poi volare al CSKA.
Ecco dunque le prime due partite, con l'esordio della formazione INVICTUS MIX 1 (Jack, Valdo, Gabriel, Nico, pero, Caesar, Jaco mi Giulio), contro gli avversari sloveni decisamente più alti alti di noi, riuscendo a giocare alla pari e a vincere in volata per 51-56 cogliendo un primo successo che ha caricato a mille i nostri "naranjas"!
Bissato da quello della formazione INVICTUS MIX 2 (Brench, Mella, simo, Pilu, pero, Giuse, gianlu - ancora out per la spalla - Jack, Valdo, Gabriel mi Nico), e anche stavolta di fronte c'era una formazione di caratura sia fisica che tecnica davvero notevole. todavía, la "naranjas" sono riusciti a rimontare da -10, aventajar, andare in vantaggio di 11 per poi resistere fino alla vittoria per 52-60, firmando un incredibile 2 un 0 en Eslovenia.
Dopo una cena luculliana da Gedzo, su preziosissimo consiglio di Matjaz, siamo ripartiti la sera stessa per la Croazia, raggiungendo Zagabria e per la precisione l'Hotel Raca, che ci ha ospitati. Con i quattro 2009 a dividere quella che hanno definito una "suite", così come gli altri "naranjas" si sono divisi in camere doppie, colonizzando l'intero primo piano. Ma per qualcuno, i km percorsi non erano ancora bastati...
tan, cuando Pilu & pero sono scesi nella hall con un outfit invidiabile (entrambi in pigiama, notevoli i boxer con gli hamburger del primo...), chiedendoli di accompagnarli in cerca di una Coca Cola, toccasana contro il mal di stomaco, li abbiamo accompagnati, fermandoci in un locale illuminato, per ritrovarci ospiti decisamente a sorpresa di un... matrimonio! Fatti gli auguri agli sposi e ricevuto un bottiglione maxi di Coca Cola, che hanno insistito per offrirci, siamo finalmente tornati in hotel.
Sveglia, colazione e tutti pronti in perfetto orario per andare a giocare le due contro il KK Bosko Zagreb, scoprendo che una palestra di una scuola, más allá de "obviamente" al parquet in legno, può avere tribune e addirittura un Burger Bar al piano superiore. primero, pero, le partite contro i ragazzi croati, davvero impressionanti per altezza e precisione di tiro dall'arco. Sin embargo, el "naranjas" sono-venuti-qui-per-giocare, e ancora una volta sorprendono per l grinta che mettono in campo!
tan, yo "pequeño" battono a sorpresa i giganti croati, rimontando da -11 e conquistando l'overtime, dove vincono per 65-69 facendo i numeri, nonostante i talenti profusi tra gli avversari, e quando tocca ai "gran" andare in campo, contro una formazione arrivata al quinto posto nel Campionato nazionale della Croazia, verrebbe quasi da pensare che 3 victorias 4 sono un bilancio che va oltre ogni più rosea aspettativa...
en vez, i nostri partono a razzo, andando in fuga sull'11 a 3, e costringendo gli avversari a rincorrerli. Ci riescono, li superano, mamá Brench gioca la sua ultima partita da "giovane" segnando a ripetizione dall'arco dei tre punti, la partita prosegue su livelli di intensità elevatissimi, così come la velocità di gioco. E alla fine, arriva una nuova, incredibile vittoria, 53-55 para una 4 su 4 che ci fa venire voglia di... Restare all'estero! In fondo, Budapest è a soli 300 km da qui, i genitori capiranno...
Pranzo al Burger Bar, dove al pieno di cevapcici della sera prima aggiungiamo hamburger di proporzioni gigantesche, quindi ci si rimette in moto. Prima tappa da Grosbasket, negozio specializzato sul basket, dove c'è tuttto quello che in Italia non si trova sulla NBA, ed in più si celebrano i trionfi del basket croato e dell'erore più grande, Drazen Petrovic, con cimeli incredibili: dai trofei internazionali alle medaglie, alle sue maglie autografate e, incluso, il referto della Finale delle Olimpiadi di Barcellona 1992 contro il Dream Team USA di Michael Jordan, Magic Johnson e Larry Bird!
Le ore trascorrono veloci e ci portano a visitare il centro di Zagabria, dalla Cattedrale alla Piazza Principale, più le loro via Rizzoli e Indipendenza, completamente pedonalizzate, più stradine piene di locali tipici, dove la gente mangia in continuazione... In effetti è ormai ora di cena, e prima di rientrare in hotel vince il partito di chi voleva "provare il McDonald's croato"... Sui cellulari, mientras tanto, si guarda l'ultimo atto della finale tra Milano e Virtus, ovviamente tra chi tifa per gli uni e per gli altri, a suon di sfottò...
Rientrati in hotel, festeggiamo Brench, che da domani sarà un "Senior" en efecto, stappando una bottiglia di vino - noi grandi! - regalatoci dal gestore del ristorante di Novo Mesto. Guardando i ragazzi, che stanno insieme e scherzano in hotel così come hanno giocato insieme e dato tutto quello che avevano sul campo, meritando fino in fondo le quattro vittorie conquistate, comprendiamo che il senso più profondo del viaggio è stato raggiunto: questo significa far parte di una squadra, ed alle difficoltà incontrate durante l'anno fanno da contraltare le soddisfazioni di questi tre giorni.
Domenica mattina, colazione e partenza da Zagabria per tornare in Slovenia ed andare a visitare Lubiana. Una giornata "da turisti", ma in realtà è un continuo parlare di basket tra i ragazzi, ripercorre le quattro partite vinte, ma sarebbe stata comunque un'esperienza bellissima anche se non fossero arrivate le vittorie, e naturalmente continuare a scherzare e divertirsi. A Lubiana non si giocano partite oggi, ma c'è comunque "una squadra" che va in giro a visitare lo splendido centro cittadino, caratterizzato dal fiume e dai ponti che lo attraversano.
I ragazzi si rilassano, cominciano già a programmare le mete del prossimo viaggio, fanno gruppo senza guardare all'anno di nascita. E' questo il senso del viaggio, finalmente. Li portiamo in funicolare (meno male) hasta Ljubljanski Grad, il castello che domina la città. Il panorama è mozzafiato, il sole è caldo, ma ci sono panchine all'ombra e scattano "se acabó el tiempo" con tutta la squadra lì riunita. Scendiamo, ci fermiamo sul lungofiume per pranzare, naturalmente cevapcici tanto per stare leggeri.
E' già pomeriggio inoltrato, quando arriva il momento di fare ritorno ai Minivan. Ma attraversando il parco dal quale eravamo entrati in centro, ci sono ancora compiti-delle-vacanze da rispettare: almeno un componente per annata deve fare un discorso, e vengono fuori belle parole (e risate di gusto, quando lo facciamo fare a Maurizio Gatti). C'è anche l'urlo finale "INVICTUS", immancabile, prima di salire sui Minivan e ripartire. Ma non mancheranno soste in autogrill e chiacchiere su chiacchiere, a far trascorrere veloci le ore ed i km.
All'arrivo a Bologna, non c'è verso che i ragazzi smettano di stare insieme. Passerà un'altra mezz'ora buona, prima dei saluti. Con la promessa di questo report, come di quelli video che alcuni ragazzi si sono già messi a realizzare... Il viaggio non è finito, anzi da un certo punto di vista, è appena cominciato.
#WeAreInvictus